ESTETE SI NASCE O SI DIVENTA?

A proposito di esercizio alla bellezza…

Se una certa predisposizione a fare esperienza della bellezza può essere innata, come del resto altre caratteristiche della personalità e della persona, sempre maggiori sono gli studi che evidenziano come l’occhio da esteta possa essere allenato.

Ed anche con una certa facilità.

Esattamente come gli interventi volti ad incrementare un determinato atteggiamento (es.: la riconoscenza ) attraverso l’esposizione e l’attenzione, gli interventi che mirano ad aumentare la percezione della bellezza intervengono proprio su questi aspetti; interventi che rispetto alla durata dei benefici risultano anche semplici e brevi.

Facciamo un esempio

Si potrebbe pensare di tenere un diario quotidiano della durata di qualche minuto in cui pensare e raccogliere dieci cose belle che abbiamo osservato o che ci sono capitate durante la nostra giornata.

Oppure predisporre uno spazio dedicato alla raccolta di quello che di bello capita di incontrare ed apprezzare, come una raccolta di foto, video, racconti , storie, musica.

In sostanza, un training di pochi giorni può produrre un cambiamento significativo nella capacità di fare esperienza della bellezza a lungo termine.

La bellezza di Dostoevskij e quella della psicologia

Negli ultimi tempi la bellezza sembra aver dominato la scena, basti guardare all’immensa popolarità dei modi di presentare la nostra immagine.

In realtà, la bellezza a cui Dostoevskij si riferiva nella sua famosa citazione tratta da “L’Idiota” e a cui attribuiva persino un potere salvifico ha un sapore più filosofico che ci riporta al concetto di estetica: dottrina del bello e della sua espressione.

Sempre secondo Dostoevskij la nostra capacità di sperimentare il senso del bello può influenzare sia le nostre emozioni che i nostri pensieri

Perché la psicologia dovrebbe occuparsi della bellezza e dell’esperienza del bello?

Perché pare che lo scrittore russo avesse ragione: la bellezza e l’esperienza del bello sono effettivamente capaci di modificare in meglio il nostro benessere e quindi la nostra vita.

La tendenza a stupirsi e incantarsi dinanzi alla bellezza favorisce il decentramento dell’attenzione rispetto al sé che non solo permette di assumere un atteggiamento più altruistico ma di generare emozioni positive e un senso di maggiore benessere .

Infatti piu’ siamo capaci di apprezzare la bellezza nelle sue diverse forme più’ raggiungiamo maggiori livelli di benessere riguardanti anche lo sviluppo e la crescita personale.

Cultura, filosofia, letteratura, scienza e psicologia ci dimostrano che la cultura e l’apprezzamento del bello fa bene al nostro quotidiano benessere ma anche alla nostra coscienza evolutiva.

Grazie ad un atteggiamento attento e partecipe nell’apprezzare il buono ed il bello che ci circonda, andando oltre luoghi comuni e ciniche credenze che hanno fatto il loro tempo riusciamo a coltivare ed a sviluppare risorse positive alla nostra crescita e alla nostra realizzazione .

Viva quindi l’esteta che è in noi ❤️ .

Sviluppiamo questa nostra innata tendenza perché abbandonarci al bello ci farà stare farà stare meglio con noi stessi e con gli altri.

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