Come distinguere tra ricerca della bellezza e ossessione estetica (e perché oggi è importante più che mai)
L’idea dei Beauty Party per bambine è spesso associata alla convinzione che stimolare nelle più piccole l’interesse nei confronti dei trattamenti estetici possa costituire un catalizzatore di atteggiamenti narcisisti.
Lo dico senza mezzi termini: si tratta di una credenza assolutamente senza fondamento.
Prendersi cura di sé stesse non coincide necessariamente con l’essere narcisiste. Tutto dipende dal modo in cui si impara e si percepisce la bellezza e la centralità della cura per l’estetica. Perché, quando questo obiettivo viene perseguito all’insegna della costruzione di una sana autostima, allora anche i Beauty Party diventano un’esperienza di valore nella costruzione dell’autenticità e della fiducia nella propria persona.

Una breve panoramica del narcisismo
Il concetto di ‘narcisismo’ trae le sue radici dalla mitologia greca, precisamente dal mito di Narciso, giovane di straordinaria bellezza.
Non starò qui a raccontare per intero la leggenda che, peraltro, viene tramandata con alcune differenze in base alle differenze tra la versione greca e quella romana. Ma è emblematico che in entrambi i casi Narciso si innamora della propria immagine riflessa in uno specchio d’acqua, al punto che, colto dalla disperazione per non poter avere l’amore desiderato (quello, per l’appunto, della sua immagine), decide di uccidersi trafiggendosi (nella versione greca) o lasciandosi morire (nella versione romana).
Questo antico mito offre una metafora penetrante del narcisismo moderno: un’ossessione per il sé che può avere tragiche conseguenze.
Al centro del narcisismo c’è una preoccupazione eccessiva per il proprio aspetto e per il proprio presunto valore, spesso accompagnata da una mancanza di empatia per gli altri.
Questo non si limita semplicemente a una estrema fiducia in sé stessi. Il narcisista ha una necessità insaziabile di ammirazione, tende a esagerare le proprie realizzazioni e può essere estremamente sensibile alle critiche. Mentre può apparire esternamente sicuro, al suo interno può nascondersi un profondo senso di insicurezza e un timore di inadeguatezza.
Contrariamente alla percezione comune, il narcisismo non è tanto un amore per sé stessi, quanto piuttosto un’infatuazione con una versione idealizzata di sé. Questa distorsione porta a una discrepanza tra come il narcisista si vede e come effettivamente è, e può portare a comportamenti autodistruttivi, relazioni tese e una costante ricerca di validazione esterna.
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La sottile distinzione tra l’autostima e il narcisismo
La sana autostima è l’esatto opposto in forma positiva del narcisismo e nel distinguere queste due facce della medaglia gioca un ruolo fondamentale l’autopercezione.
Per intenderci: mentre un individuo con sana autostima ha una percezione realistica di sé, riconoscendo sia le proprie forze che le debolezze, il narcisista tende ad avere una visione idealizzata e spesso distorta del proprio valore, enfatizzando eccessivamente i propri successi e le proprie caratteristiche psico-fisiche e minimizzando o ignorando completamente le proprie carenze.
Le dinamiche delle relazioni con gli altri offrono un altro punto di contrasto rivelatore. L’autostima genuina si manifesta in relazioni caratterizzate da empatia, ascolto e un sincero interesse per il benessere degli altri. Al contrario, il narcisismo si traduce spesso in relazioni manipolative, dove gli altri vengono visti come mezzi per raggiungere fini personali, piuttosto che come individui con sentimenti e necessità proprie.
Infine un altro grande indicatore è costituito dalla reazione alle critiche e ai fallimenti. Un fattore di fronte al quale ci troviamo tutti prima o poi nel corso della loro vita e che dobbiamo necessariamente imparare a gestire in modo proattivo.
Chi possiede un’autostima solida e sana è in grado di affrontare le critiche in modo costruttivo, usandole come opportunità di crescita e apprendimento. Il narcisista, al contrario, le percepisce come attacchi personali, rispondendo con rabbia, negazione o svalutazione di chi ha espresso il giudizio.

Prendersi cura di sé: oltre il mero narcisismo
Come abbiamo visto, il narcisismo è un atteggiamento che non si limita a distorcere il modo in cui una persona si percepisce dal punto di vista fisico, ma anche mentale, valoriale, professionale e via dicendo. Tuttavia, è indubbio che quando pensiamo, per l’appunto, al narcisismo, la prima cosa che ci viene in mente è proprio la cura per l’aspetto esteriore.
E, troppo spesso, questo bias porta ad abbinare erroneamente l’attenzione all’estetica con il narcisismo stesso.
Eppure, anche in ambito di ‘ricerca della bellezza’ valgono le stesse considerazioni fatte in precedenza, ovvero che tendere a questo obiettivo spinti da una sana autostima e non in modo ossessivo è un comportamento assolutamente positivo e arricchente per la persona.
D’altronde, viviamo in un’epoca in cui l’immagine personale gioca un ruolo significativo nell’interazione sociale e professionale. E prendersi cura del proprio aspetto non è solo una questione di vanità, ma riguarda anche il modo in cui ci facciamo percepire e ci presentiamo al mondo. Una cura estetica mirata può migliorare la nostra autoimmagine, rafforzando la fiducia in noi stessi e facendoci sentire più a nostro agio nelle varie situazioni della vita.
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In conclusione
Dal punto di vista psicologico, sentirsi bene con il proprio aspetto può ridurre ansia e insicurezza. Socialmente, un’immagine curata può facilitare relazioni più positive, poiché spesso la fiducia in sé stessi viene percepita in modo positivo dagli altri. Tuttavia, è fondamentale distinguere tra una cura dell’aspetto motivata da un desiderio autentico di sentirsi bene e una mossa per cercare approvazione esterna.
È qui che entra in gioco il delicato equilibrio tra autostima e narcisismo. Mentre una sana autostima si basa su un apprezzamento genuino di sé, il narcisismo si manifesta quando la cura estetica diventa un’ossessione, cercando costantemente l’ammirazione degli altri e basando il proprio valore su giudizi esterni. In questi casi, la cura del proprio aspetto può trasformarsi in una corsa senza fine verso un ideale irraggiungibile, portando a frustrazione e insoddisfazione.
La chiave è trovare un equilibrio.
Prendersi cura di sé e presentarsi al meglio non significa perseguire una perfezione impossibile. Significa piuttosto abbracciare e valorizzare la propria unicità.
Take Aways
- Prendersi cura di sé non è sinonimo di narcisismo: È un errore associare automaticamente la ricerca della bellezza con l’ossessione estetica e il narcisismo. Prendersi cura di sé stessi è un comportamento positivo quando guidato da una sana autostima e un desiderio di migliorare l’autenticità e la fiducia personale.
- Narcisismo e sana autostima: Il narcisismo implica una visione distorta e idealizzata di sé stesso, spesso accompagnata da una mancanza di empatia verso gli altri. Al contrario, la sana autostima si basa su una percezione realistica di sé, riconoscendo sia le forze che le debolezze, e favorisce relazioni genuine e positive.
- Reazione alle critiche e fallimenti: Un indicatore importante è come una persona gestisce le critiche e i fallimenti. Chi ha un’autostima solida affronta le critiche in modo costruttivo, imparando e crescendo. I narcisisti, d’altro canto, reagiscono spesso con rabbia o negazione, percependo le critiche come attacchi personali.
- Cura di sé e l’importanza dell’immagine personale: Nell’attuale società, l’immagine personale gioca un ruolo significativo. Prendersi cura dell’aspetto estetico non è solo questione di vanità, ma influisce anche sulla percezione sociale e professionale. Una cura mirata può migliorare l’autoimmagine e la fiducia in sé stessi.
- Equilibrio tra autostima e narcisismo: Trovare un equilibrio è fondamentale. Prendersi cura di sé non dovrebbe trasformarsi in un’ossessione per l’approvazione esterna o la ricerca di perfezione irraggiungibile. L’obiettivo è abbracciare la propria unicità e valorizzare sé stessi in modo autentico.
Domande & Risposte
- Come si può distinguere tra ricerca della bellezza e ossessione estetica?
La ricerca della bellezza si differenzia dall’ossessione estetica poiché si basa su un desiderio genuino di migliorare l’aspetto e sentirsi bene. L’ossessione estetica, invece, è caratterizzata da un attaccamento distorto all’apparenza e dalla costante ricerca di approvazione esterna. È importante trovare un equilibrio tra autostima e narcisismo per una prospettiva sana sulla cura di sé.
- Perché la cura di sé è oggi più importante che mai?
In questa epoca, l’immagine personale svolge un ruolo cruciale nelle interazioni sociali e professionali. Prendersi cura dell’aspetto non è solo questione di vanità, ma può influenzare positivamente l’autoimmagine e la fiducia in sé stessi. È fondamentale, però, distinguere tra un’autostima genuina e l’ossessione narcisista.
- Qual è la distinzione tra autostima e narcisismo?
L’autostima si basa su una percezione realistica di sé, che riconosce sia le qualità che i difetti. Invece, il narcisismo si manifesta attraverso un attaccamento esagerato a un’immagine idealizzata di sé, spesso accompagnato da comportamenti manipolatori e una sensibilità eccessiva alle critiche. La cura di sé diventa benefica quando guidata da un’autostima sana e non da un desiderio di ammirazione esterna.